OTOTEMAN di e con Sofia Galvan e Stefania Menestrina

OTOTEMAN

di e con Sofia Galvan e Stefania Menestrina produzione COB Compagnia Opus Ballet direzione artistica Rosanna Brocanello

progetto vincitore della XIII edizione del PREMIO INTERNAZIONALE PROSPETTIVA DANZA

TEATRO

Ototeman (termine da cui deriva la parola “Totem”) sta a metà tra un gioco e un rituale, una stanza fittizia in cui tutto è possibile, due anime strettamente legate tra di loro alla continua ricerca di uno spazio per coesistere.
La finalità di Ototeman è quella di esplorare la parte più istintiva del nostro essere, comprendente sia corpo che mente.
Una danza ironica e carnale contraddistingue il relazionarsi di questi due corpi che si trovano in uno stato comune ma estraneo, continuo e intermittente, equilibrato ma dissestato.
Vengono continuamente evocate immagini e figure mutaforma che sono lo specchio di ciò che per loro è essere liberi.
Le due figure hanno un’identità fluida, vivono loro stesse e il loro spazio in modo infantile e leggero, non vogliono appiattire le loro differenze bensì farle vivere in unione, fonderle assieme, sovrapporle per creare un’entità più complessa e consapevole, più grande e forte.
Vogliamo invitare il pubblico a sentirsi parte di un’esperienza multisensoriale, come se lo spettacolo fosse una meditazione, una terapia. Ci piacerebbe evocare i ricordi più profondi, le sensazioni più spontanee di chi ci guarda attraverso la musica, le immagini e i suoni che creiamo. Ototeman nasce da un’esigenza viscerale di leggerezza e libertà personale, è un rito liberatorio e una stanza che auguriamo a tutti di trovare dentro se stessi.
«Da un punto di vista coreografico Galvan/Menestrina hanno messo in pratica un uso dello spazio molto articolato così come allo stesso modo l’uso del ritmo, producendo in termini performativi elementi di costante sorpresa. A livello interpretativo sono sempre rimaste fedeli a un preciso vocabolario di movimento che ha permesso loro, però, di spostare i discorsi su di un punto di vista anche politico, ossia quello di un copro collettivo, di un corpo plurale; e hanno dedicato una particolare cura all’estetica delle immagini proposte. Il totem è qui sovrapposizione e coesistenza di differenze che si equivalgono (ben oltre la spesso finta e neutralizzante rivendicazione di uguaglianza). Si tratta di una composizione estremamente giovane e consapevole, che merita il tempo lungo della messa in prova, della attesa mediata dal processo di creazione, della ricerca a
larga apertura di compasso».
Corriere del Veneto, dalle motivazioni della giuria del premio “Prospettiva Danza Teatro”

Durata 20 minuti
musiche
SLEEPWALK Santo&Johnny
AND I LOVE HER Santo&Johnny
LUJON Henry Mancini
GOD YOU TEKEM LEAF BLONG MI Hans Zimmer

RHAPSODY IN BLUE George Gershwin