SERATA EUROPEA

“La Compagnia Opus Ballet opta per una SERATA EUROPEA attraverso la quale mostra la propria versatilità e – perché no? – proporci nuovi nomi di autori del vivaio europeo, molti dei quali, peraltro, “coltivati in proprio”. E’ questa del resto la filosofia che ha visto nascere e affermare l’identità artistica di questo ensemble che ama buttarsi a capofitto in avventure produttive non scontate, ma nelle quali dimostrare professionalità e coraggio. Serata europea va intesa proprio così : come uno showcase dell ’ attuale stato della compagnia e del suo potenziale: in sintesi, di quale ruolo ha e in futuro potrebbe avere sulla scena della danza italiana.Gli autori scelti, se pur di età, formazione, cultura ed estetica diverse hanno in comune il gusto per la danza pura con movimenti strutturati,spesso dalle dinamiche impegnative, adatti a corpi disciplinati e a cuori entusiasti. E se il range geografico e cronologico dei coreografi coinvolti abbraccia vari luoghi e vari decenni, questo filo rosso fa della Serata anche un manifesto di intenzioni ben preciso”. (Critico di Danza)

 

Opus Ballet Company has chosen SERATA EUROPEA (European Evening) to demonstrate its versatility and propose new names from the European landscape – and why not? Moreover,most of them are ‘homegrown’. The thinking that has given rise and claim to the artistic identity of this ensemble, which loves to rush headlong into new adventures, is a demonstration of professionality and courage. Serata Europea should be regarded as a showcase of the current state of the company and its potential: in short, the role it plays on the Italian dance scene . The selected choreographers , although different in age, education, culture and aesthetics, have a common taste for pure dance, marked by structural movements, often with demanding dynamics assigned to sharp bodies and thrilled hearts . And if the geographical and chronological range of the choreographers involved covers several places and decades,this common denominator makes Serata Europea a performance with very speci¬fic intentions. (Dance Critic)

OTELLO

Passato, presente, sentimenti eterni; una classicità viva e tuttora vibrante nei versi di Shakespeare che ci catapulta, anzi ci getta con violenza nell’attualità più drammatica dei nostri giorni: Otello e Desdemona, forse non il primo femminicidio della storia, senza dubbio, però, quello più famoso, più forte, più attuale. Ora, come allora. La gelosia che diviene patologia e fa sì che gli uomini, resi incapaci di vedere l’amore dalla brama di possesso, si arroghino il diritto di punire con la morte le loro donne, le loro vittime. Ecco il punto cardine su cui si impernia questo particolare lavoro coreografico: la sfida di portare sul palcoscenico della danza la forza del dramma di Otello con tutto il suo carico di attualità e modernità facendolo vivere nei suoi mille contrasti e nelle sue infinite sfaccettature. Diventano così vere e reali una dopo l’altra: dieci, cento, mille Desdemone che danzano insieme, compongono e scompongono i loro corpi e i loro sentimenti, piccole tessere di un mosaico animato e complesso, fermo immagine della condizione umiliante e, al tempo stesso, violenta a cui la società le obbliga a vivere. La rabbia di Desdemona è la rabbia di tutte le donne costrette all’impotenza persino da un oggetto semplice come un fazzoletto, un oggetto che può diventare ossessione.

Bolero e Gaîté Parisienne

Con la produzione Bolero e Gaîté Parisienne, Loris Petrillo mette in relazione due grandi classici del repertorio ballettistico, estrapolandoli dalla loro collocazione storica e restituendone una lettura contemporanea.

Al centro del percorso coreografico c’è la danza fisica di Petrillo che per questo lavoro sceglie dei corpi maschili.
Petrillo continua il suo personale percorso di studio estremizzando il repertorio e potenziandone la visione disegnando lo spazio attraverso il corpo dell’uomo che si mette al servizio della sua danza, potente, poetica e ironica.

Il Classico del repertorio è scelto come luogo di racconto, come pretesto per sondare le possibilità fisiche del danzatore e la capacità della coreografia di rileggerne i passaggi.

“Bolero e Gaîté Parisienne” è un gioco di ritmi e di intrecci, un lavoro coreografico dove la figura maschile si staglia al centro come collante, misura e ipotesi di una danza sempre più carnale.

L’uomo gioca e descrive una contemporaneità che non ha più etichette, dove la diversità non esiste, dove si può indossare una maschera di forza e di eleganza e di ironia che passi dal corpo maschile, senza per questo tradire il senso dell’opera ma piuttosto lasciando all’opera la possibilità di farsi leggere e raccontare, aprendo ad una riflessione più estesa sulla sessualità e sulla capacità di un corpo di essere ben più di un corpo.

NOTA INTRODUTTIVA

di Silvia Poletti

 

Debutto 4-5 Maggio 2016, Cajka Teatro d’avanguardia di Modena.

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana

GLI AMANTI

L’opera “Gli amanti” di René Magritte é un’immagine conturbante che parla di morte e di impossibilità di comunicare.
Nascosti dietro i loro sudari i due si scambiano un amore muto che esprime una forte passione nonostante la mancanza di dialogo.
I loro corpi si percepiscono, si sfiorano, si odorano, ma non possono unirsi l’uno con l’altro.
Il velo rappresenta il vincolo che la vita ha posto tra di essi.
Tuttavia “Esiste una forte legge di attrazione universalmente riconosciuta che non segue le regole della fisica… più forte dell’attrazione magnetica, più inarrestabile di quella gravitazionale: é l’attrazione tra due individui.
La sola certezza é che, inspiegabilmente, esiste.” (P. Melone)

ULTIMI TACTI

Dove può un “ultimo tocco” condurti? Quanto indietro nel pensiero e nel ricordo può portarti?

Queste due domande sono il fulcro della nuova produzione di Gustavo Oliveira: lavorando sull’idea di realizzare delle partiture coreografiche in uno spazio quotidiano, informale, cioè che nasce invita il pubblico e i danzatori stessi a ritrovare l’intimità e le sensazioni che un tocco tra due persone può evocare. Un viaggio emozionale, quindi, per risvegliare ricordi sia felici che tristi, ma sempre legati al passato.

 

Prima assoluta 2017

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana

Where’s myself?

Noi siamo riflesso e conseguenza della realtà e delle realtà che ci accompagnano, divenendo ciò che siamo mediante le circostanze della vita. Quale sarà il nostro futuro? Saremo nello stesso posto e penseremo le stesse cose.
Il pensiero dell’amore, della vita e della disperazione, la ricerca continua del tempo ……
La vita è cogliere il momento che ci viene donato, un dono che rimane e non possiamo lasciar dissolvere ad ogni nostro respiro.

Debutto 21 e 22 APRILE 2016 al Teatro Cantiere Florida (Via Pisana, 111/r FIRENZE)

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana

Caravan

Caravan è la nuova pièce che Loris Petrillo ha creato ispirandosi ai lunghi e duri viaggi dei popoli nomadi finalizzati al trasporto commerciale per le vie carovaniere. Un parallelismo tra la sopravvivenza della carovana affidata alla meticolosa coordinazione tra i suoi componenti e l’impatto coreografico convincente affidato all’indiscusso potenziale dei danzatori in scena splendidamente coordinati in uno schema caratterizzato da un’alta difficoltà tecnica incastrata in un ritmo incalzante e sostenuto.

Caravan  COB CompagniaOpus Ballet on VIMEO

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana

Jamais dire 2 sans toi

Due corpi uniti, in simbiosi. Lo sguardo dell’altro interrompe il loro legame. Il dubbio, l’incertezza guidano il loro percorso. Mai dire due senza te…

 Debutto 21 e 22 APRILE 2016 al Teatro Cantiere Florida (Via Pisana, 111/r FIRENZE)

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana

Il Lago dei Cigni

Il Lago dei Cigni, uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij, indagato attraverso la danza contemporanea: le coreografie di Loris Petrillo per i danzatori della Compagnia Opus Ballet, diretta da Rosanna Brocanello, in una complessa operazione di riattualizzazione dell’opera e di riscoperta del suo nucleo originale e centrale.

L’intenzione è di rivoluzionare il modo di leggere il Classico attraverso il Contemporaneo, partendo dal mito sotteso all’Opera stessa per ritrovarne le radici e i legami con l’uomo, oggi:  il Contemporaneo attraverso il mito diventa favola, che si trasforma in Racconto Danzato. Da questo è partito il coreografo Loris Petrillo con i danzatori della Compagnia Opus Ballet lavorando all’interpretazione di una danza concreta e fisica, dove ciò che spinge l’azione è il movimento istintivo e puro.

Nell’opera originale, oggetto negli anni di molteplici e diverse riletture tese quasi sempre a privilegiare il balletto, predomina in realtà una forte partitura drammaturgica in cui l’elemento testuale si declina nel movimento danzato.  Questo lo stimolo interpretativo della nuova produzione della Compagnia Opus Ballet: Loris Petrillo, da sempre impegnato nei suoi lavori in un continuo sviluppo dialogico tra partitura danzata e partitura testuale, anche in questa nuova produzione affronta l’opera di repertorio ridandole nuova vita attraverso una forte attenzione al testo, grazie anche alla collaborazione del drammaturgo Massimiliano Burini, riconsegnandola alla contemporaneità servendosi di una danza fortemente improntata alla fisicità. Una fisicità quasi istintuale e animalesca, che restituisca al cigno la sua natura senza mai tradirne la straordinaria eleganza.

Un’operazione assolutamente nuova che mira a svelare il visibile dell’opera, ormai nascosto dalle sue infinite interpretazioni e letture, alla ricerca del concetto dietro il racconto, in un continuo cambio di prospettiva attraverso gli sguardi della danza e della drammaturgia. “Un ritorno alle origini” che si avvale dello strumento Contemporaneo per riscoprirne l’originaria Classicità.

My other side

“My other side”:

la possibilità di volgere lo sguardo dall’altra parte. Il passato può essere pesante e tenerci sotto pressione; potrebbe anche farci del male ma, anche grazie a tutto quello che accade, riusciamo ad analizzarci, crescere e ​
​procedere avanti.

Debutto: Faro, Portogallo, 8 ottobre 2016

Compagnia Opus Ballet, direzione artistica di Rosanna Brocanello

produzione della Compagnia Opus Ballet con il sostegno della Regione Toscana