
DITTICO ORIENTALE
DI JARI BOLDRINI E MAURIZIO GIUNTI
Coproduzione
Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
COB Compagnia Opus Ballet di Rosanna Brocanello
Ispirato ai documentari di Pier Paolo Pasolini “Le mura di Sana'a” (1971) e “Sopralluoghi in Palestina” (1964), Dittico Orientale è una nuova produzione firmata da Jari Boldrini e Maurizio Giunti che esplora e reinterpreta le atmosfere suggestive e le tematiche profonde del visionario italiano.
Con l’interpretazione delle danzatrici e dei danzatori di COB Compagnia Opus Ballet di Rosanna Brocanello, lo spettacolo si sviluppa attorno a un filo conduttore che affonda le sue radici nell’estetica pasoliniana; gli spazi scenici sono abitati da ombre e luci, come se il paesaggio stesso fosse un protagonista silenzioso, che racconta le sue cicatrici e la sua speranza di rinascita.
Dittico Orientale #1
Dittico Orientale #1 si sviluppa un immaginario ricco di suggestioni mediorientali, trasformando la danza in uno strumento per osservare, ascoltare, resistere e rivelare. I corpi abitano la scena con un’intensità quasi febbrile, ogni movimento nasce da un’urgenza, da un ascolto profondo di sé e dell’ambiente circostante.
I meccanismi coreografici, dinamici e sottili, creano una rete di relazioni che suggerisce un’architettura vivente. Un attraversamento che non cerca risposte immediate, ma accoglie la complessità del movimento e della durata. È dal movimento, dalla sua densità e dalle sue pause, che affiorano tracce di senso, impressioni e frammenti di realtà.
Coreografia Jari Boldrini
Interpretazione e collaborazione Daniele Bracciale, Ginevra Gioli, Giovanni Russo,
Sara Schiavo, Frederic Zoungla
Musica Simone Grande
Luci Laura De Bernardis
Costumi Jari Boldrini
Dittico Orientale #2
La coreografia si sviluppa come un diario corporeo che segue il cammino del poeta- filosofo nelle terre della Palestina, un luogo che si fa metafora di ogni luogo, ma che si rivela inadatto a rappresentare se stesso. L'attenzione si rivolge alla cosa piccola, che si fa portatrice di possibilità, qualcosa che verrebbe istintivamente scartato, ma attraverso la frequentazione e la ripetizione si carica di significato.
“Forse ci fu qualcosa qui, ma tu, sparendo, hai fatto sparire quel poco che era il tuo mondo quaggiù, lasciandolo come consunto dal tuo fuoco”. P.P.P.
Coreografia Maurizio Giunti
Interpretazione e collaborazione Matheus De Oliveira Alves, Ilaria Diquigiovanni, Emma Franzolin, Tommaso Maragno, Rebeca Zucchegni
Musica William Basinski, Alireza Ostovar, The Naked and Famous
Luci Laura De Bernardis, Maurizio Giunti
Elaborazione musicale Alireza Ostovar, Giacomo Piscitelli
Costumi Maurizio Giunti, Matteo Carlomusto