“Il Labirinto" - Il mito di Arianna e il Minotauro coreografia di Arianna Benedetti

“Il Labirinto” - Il mito di Arianna e il Minotauro

coreografie di Arianna Benedetti

Musiche Massimo Buffetti con citazioni di Monteverdi, Pergolesi e OakeIn collaborazione con Spring Art Development Label & Production e Autorivari APS

Interpreti Aura Calarco, Emiliano Candiago, Matheus De Oliveira Alves, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Riccardo Papa, Frederic Zoungla

Costumi Santi Rinciari

Consulenza drammaturgica Edoardo Bacchelli

Light design e

assistenza tecnica Laura De Bernardis

Assistenza alla coreografia Luca Lupi

Direzione artistica Rosanna Brocanello

Consulenza artistica Laura Pulin

Management Federico Grilli

Organizzazione Margherita Fantoni

Foto e video Salvatore Abrescia

Produzione COB Compagnia Opus Ballet

“Il Labirinto – Il mito di Arianna e il Minotauro” di Arianna Benedetti è uno spazio interamente composto di specchi, simbolo di un viaggio mentale e spirituale per ritrovare sé stessi. Il concept del lavoro nasce dal racconto di Friedrich Dürrenmatt dove i personaggi percorrono, attraverso le proprie immagini riflesse, un viaggio caotico a ritmi frenetici e morbidi incontrando la bestia, la fanciulla, il tormento, la paura l’amore,
l’ironia, la gioia, la malinconia. Altra fonte di ispirazione per la coreografa è stata la scultura di Italo Lanfredini “Il Labirinto di Arianna” un’opera sospesa sopra i monti Nebrodi. La produzione verrà supportata da un lavoro di visual light design per far immergere lo spettatore e gli stessi ballerini nel proprio labirinto ed è accompagnata dalle dolci e vibranti musiche di Claudio Monteverdi, Massimo Buffetti e Oake. I quattro
protagonisti, il Minotauro, Arianna, Teseo e il Filo, rappresentano diversi riflessi della stessa persona e quindi diversi aspetti di essa: ognuno con le proprie peculiari caratteristiche. Il Minotauro rappresenta la parte più selvaggia e animalesca dell’uomo ma allo stesso tempo è un bambino impaurito e solo. Arianna è la sua parte femminile, la sua parte più sensibile e materna, rappresenta l’amore. Teseo è invece il coraggio, l’animo nobile e forte, l’uomo austero che non teme il confronto e che, a testa alta, è il primo ad entrare nel labirinto con lo scopo di sconfiggere la bestia. Infine il Filo è colui che tutto conduce, colui che indica la via e che funge da fil rouge tra tutti i personaggi. È lui a tessere l’intreccio che alla fine porta a vincere il proprio Minotauro interiore e a trovare la via d’uscita che li condurrà a rivedere la luce e le stelle.
La narrazione avviene attraverso dinamiche minimali, stimolando emotività, intrecci e creatività individuale dando un proprio carattere ad ogni singolo personaggio. Un rapporto non casuale con la musica che stimola la sensibilità degli interpreti con azioni e reazioni e immagini di libertà, se non di improvvisazione; una danza condivisa con particolari e molteplici sfumature di una gestualità elegante.

recensione di Giuseppe Distefano
https://www.exibart.com/danza/nel-labirinto-del-minotauro-interiore-al-teatro-rifredi-di-firenze/

recensione di Dolores Pesce
http://www.dramma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=32153:il-labirinto-il-mito-di-arianna-e-il-minotauro&catid=40:articoli&Itemid=12

 

Lula Abicca e Giuseppe Distefano  per Sipario.it
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