SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare

coreografie di Davide Bombana

musiche Felix Mendelssohn
light designer Carlo Cerri
costumi Ermanno Scervino
sound editing Silvio Brambilla
direzione tecnica Giacomo Ungari

danzatori Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Matheus De Oliveira Alves, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Lorenzo Terzo, Frederic Zoungla, Rebeca Zucchegni
direzione artistica Rosanna Brocanello
project manager e distribuzione Laura Montagna
consulenza artistica Laura Pulin
produzione COB Compagnia Opus Ballet

collaborazione produttiva Comune di VeronaEstate Teatrale Veronese ETV e Centro Servizi Culturali Santa Chiara

si ringrazia Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di Carrara

prima nazionale 1 e 2 agosto 2024 Teatro Romano di Verona

Il nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet celebra uno dei massimi esponenti della cultura mondiale, William Shakespeare, in una produzione che fonde musica classica, drammaturgia e danza contemporanea.
COB ha l’onore di affidare la coreografia a Davide Bombana: una nuova collaborazione artistica che intende esplorare la relazione tra classico e contemporaneo con un linguaggio che possa parlare direttamente al cuore del pubblico.

Scrive Davide Bombana:
Il punto di partenza della mia versione del “Sogno” si basa sulla figura di Ermia, una giovane ragazza, che rifiuta un matrimonio impostole dalla famiglia ribellandosi e rifiutando in modo veemente ogni tipo di convenzione. 
La sua fuga nottetempo nel bosco con il suo Lisandro seguita da Demetrio, promesso sposo da lei rifiutato e dalla sua confidente Elena diventa il viaggio inquietante nell’inconscio di 4 giovani che si aprono all’amore. 
All’irruenza della loro libido si mischia la vicenda di Oberon e Titania, re e regina del mondo delle fate che, contendendosi in un feroce combattimento una loro proprietà sconvolgono nella loro furia l’equilibrio del pianeta. A questi si aggiunge Puck, inquietante folletto, che provoca divertito lo scompiglio generale tra i personaggi con l’ausilio di un fiore magico, il cui polline fa innamorare perdutamente chi lo respira della prima persona che incontrerà. Nel frattempo un piccolo gruppo di eccentrici strampalati  vagano per il bosco preparando uno spettacolo, fungendo da contrappunto scurrile alla vicenda.
Si assiste così ad un parossistico girotondo di allacciamenti amorosi più o meno consapevoli e bizzarri. 
In questo progetto ho l’onore di avere avuto  come collaboratori di prim’ordine Carlo Cerri,
geniale light designer con cui ho già avuto  la fortuna e la gioia di poter collaborare in passato ed Ermanno Scervino, che non ha bisogno di presentazione alcuna, che con grande generosità ci ha messo a disposizione suoi capi unici di grandissimo pregio, eleganza e singolarità.
L’apporto di questi due grandi artisti contribuirà a ricreare in maniera ancora più palpabile l’ambiente magico che il testo di Shakespeare esige.
La grande energia, l’entusiasmo e l’abbandono dei giovani membri dell’Opus Ballet coadiuvati da Lorenzo Terzo, ottimo danzatore e brillante Puck, sono stati fondamentali alla resa di questo lavoro rendendo il processo creativo affrontato assieme piacevolissimo e stimolante.
Vorrei inoltre dedicare il mio “Sogno” a Silvia Poletti, recentemente scomparsa. Un omaggio alla sua memoria come critico di grande sapienza e sensibilità nonché persona di enorme entusiasmo ed amore per la nostra forma d’arte.