SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di William Shakespeare

coreografie di Davide Bombana

musiche Felix Mendelssohn, Jóhann Jóhannsson

light designer Carlo Cerri

abiti Ermanno Scervino

direzione artistica Rosanna Brocanello

consulenza artistica Laura Pulin

project manager e distribuzione Laura Montagna

organizzazione Sara Papini

danzatori Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Matheus De Oliveira Alves, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Niccolò Poggini, Frederic Zoungla, Rebeca Zucchegni

maître de ballet Giusi Santagati

sound editing  Silvio Brambilla

direzione tecnica Giacomo Ungari

elementi scenografici Margherita Citran 

sartoria Lisa Perin

produzione COB Compagnia Opus Ballet

collaborazione produttiva Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese Centro Servizi Culturali Santa Chiara

si ringrazia Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di Carrara

Il nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet celebra uno dei massimi esponenti della cultura mondiale, William Shakespeare, in una produzione che fonde musica classica, drammaturgia e danza contemporanea.

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COB ha l’onore di affidare la coreografia a Davide Bombana: una nuova collaborazione artistica che intende esplorare la relazione tra classico e contemporaneo con un linguaggio che possa parlare direttamente al cuore del pubblico. Il progetto continua idealmente il percorso di ricerca artistica che la compagnia persegue già da anni e che vede dialogare la danza contemporanea con storie e musiche classiche, considerate “di repertorio”, che diventano terreno fertile per la creazione di qualcosa di completamente diverso. Il classico diventa chiave di lettura per il mondo contemporaneo, con l’obiettivo di destrutturare e arricchire il repertorio per parlare di una realtà vissuta, tangibile, a noi vicina.

Il punto di partenza della mia versione del “Sogno” si basa sulla figura di Ermia, una giovane ragazza, che rifiuta un matrimonio impostole dalla famiglia ribellandosi e rifiutando in modo veemente ogni tipo di convenzione.

La sua fuga nottetempo nel bosco con il suo Lisandro seguita da Demetrio, promesso sposo da lei rifiutato e dalla sua confidente Elena, diventa il viaggio inquietante nell’inconscio di quattro giovani che si aprono all’amore.

All’irruenza della loro libido si mischia la vicenda di Oberon e Titania, re e regina del mondo delle fate che, contendendosi in un feroce combattimento una loro proprietà sconvolgono nella loro furia l’equilibrio del pianeta. A questi si aggiunge Puck, inquietante folletto, che provoca divertito lo scompiglio generale tra i personaggi con l’ausilio di un fiore magico, il cui polline fa innamorare perdutamente chi lo respira della prima persona che incontrerà. Nel frattempo un piccolo gruppo di eccentrici strampalati vagano per il bosco preparando uno spettacolo, fungendo da contrappunto scurrile alla vicenda. Si assiste così ad un parossistico girotondo di allacciamenti amorosi più o meno consapevoli e bizzarri. In questo progetto ho l’onore di avere avuto come collaboratori di prim’ordine Carlo Cerri, geniale light designer con cui ho già avuto la fortuna e la gioia di poter collaborare in passato ed Ermanno Scervino, che non ha bisogno di presentazione alcuna, che con grande generosità ci ha messo a disposizione suoi capi unici di grandissimo pregio, eleganza e singolarità.

L’apporto di questi due grandi artisti contribuirà a ricreare in maniera ancora più palpabile l’ambiente magico che il testo di Shakespeare esige.

La grande energia, l’entusiasmo e l’abbandono dei giovani membri di COB Compagnia Opus Ballet  sono stati fondamentali alla resa di questo lavoro rendendo il processo creativo affrontato assieme piacevolissimo e stimolante.

Vorrei inoltre dedicare il mio “Sogno” a Silvia Poletti, recentemente scomparsa.

Un omaggio alla sua memoria come critico di grande sapienza e sensibilità nonché persona di enorme entusiasmo ed amore per la nostra forma d’arte.

Davide Bombana